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CONCIMAZIONE: DIFFERENZE E QUANDO E COME FARLA

concimazione

COS’E’ LA CONCIMAZIONE?

La concimazione è l’apporto di sostanze al terreno per far sì che i nutrienti vengano assorbiti dalle piante in caso di necessità. Si possono utilizzare sostanze naturali, come letame, pollina o stallatico, sostanze minerali, organiche, ovvero ottenute da sostanze naturali, o organo-minerali, ovvero un composto in parte minerale e in parte organica.

CHE TIPI ESISTONO DI CONCIMAZIONE?

I principali tipi di concimazione sono:

  • Concimazione di fondo
  • Concimazione di copertura
  • Concimazione di restituzione

La concimazione di fondo è una pratica che si effettua prima di effettuare semine o trapianti. Generalmente si agisce durante la fase di preparazione del terreno, aratura, ripuntatura o fresatura. Viene apportata una buona quantità di fertilizzante per poi dopo interrarlo con le azioni meccaniche sopracitate. La concimazione di copertura è l’azione di distribuzione di concime, dopo la semina o il trapianto della coltura, per stimolarne lo sviluppo e una sana e rigogliosa crescita. La concimazione di restituzione si effettua invece a fine stagione agricola, per, appunto, “restituire” alla pianta in nutrienti che lei ha apportato ai frutti che noi abbiamo raccolto.

concime osmocote

concime universale a cessione programmata

INVECE QUALI TIPI DI CONCIMI ESISTONO?

Abbiamo prima parlato dei naturali, come stallatico, sia sfarinato che pellettato, oppure letame, bovino, equino, o pollina. Nei minerali c’è molta più varietà, si parte ad esempio dai classici granulari, con moltissimi titoli disponibili a seconda delle colture e della fase vegetativa, i granulari possono essere a cessione immediata, lenta cessione, che viene reso disponibile alla pianta nel giro di 3-4 mesi, a cessione programmata, che sono granuli ricoperti di una patina, che deve prima essere degradata nel terreno, e poi il granulo deve poi venire reso disponibile dai processi nel suolo. Sempre tra i minerali, possiamo trovare una differenziazione a seconda della modalità di distribuzione, i granulari vengono distribuiti nel terreno, poi possiamo trovare gli idrosolubili, che possono essere distribuiti per via radicale, dopo essere sciolti in acqua (fertirrigazione) o fogliari, che vengono irrorati direttamente sulla pianta tramite pompe irroratrici.

QUALI SONO I MIGLIORI?

In realtà ogni tipologia è la migliore se distribuita nella corretta fase fenologica. I concimi da distribuire al suolo sono più lenti per essere disponibili, ma poi la pianta ne può assorbire più lentamente in più tempo, se non vengono dilavati nel terreno. I concimi per fertirrigazione sono più veloci, essendo già disciolti in acqua, quindi sono più prontamente assorbibili, così come per i concimi fogliari, che vengono assorbiti per osmosi dalla pagina fogliare.

COS’E’ IL TITOLO DI UN CONCIME? E COSA INTENDI PER “ESSERE DISPONIBILI PER LA PIANTA”?

Il titolo di un concime si riferisce alla composizione, ovvero in percentuale, da quali macroelementi, mesoelementi e microelementi è composto. I macro elementi sono quelli di cui la pianta necessita in maggiore quantità e sono azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), i mesoelementi sono le sostanze di cui necessita in quantità minori, ma sono ugualmente importanti, che possono essere, Zolfo (S), Calcio (Ca), Magnesio (Mg), i microelementi invece sono Ferro (Fe), Rame (Cu), Manganese (Mn), Boro (B), Molibdeno (Mo), di cui la pianta necessita in quantità basse, ma molto importanti per alcune funzioni fisiologiche. Per darti un’infarinatura generale sull’utilità di questi elementi per la pianta, l’azoto aiuta la crescita della pianta, il fosforo, molto importante nelle fasi della fioritura, il potassio stimola il funzionamento efficiente dei vasi linfatici, quindi molto utile per la maturazione dei frutti, sia a livello di colore, che di gusto, i mesoelementi sono utili per la fertilità della pianta, il calcio previene i marciumi, ferro e magnesio prevengono gli ingiallimenti, il boro molto importante per la fertilità dei fiori…ecc.

Per disponibilità alla pianta, mi riferisco al fatto che questi elementi, non sono sempre “pronti” per essere assorbiti, ma necessitano di essere degradati nel terreno per far si che la pianta sia capace di assorbirli, ad esempio, l’azoto, si può trovare in diverse forme, ureica, ammoniacale e nitrica, di queste, solo la forma nitrica è rapidamente assimilabile, ma anche la più facilmente dilavabile, quindi se noi apportiamo azoto ureico o ammoniacale, non sarà subito disponibile, finché non verrà trasformato in forma nitrica, ma d’altro canto non sarà facilmente dilavabile, quindi resterà in “attesa” di essere trasformato e assorbito.

QUANDO DEVO CONCIMARE?

In realtà, se hai letto tutto l’articolo fino a questo punto, immagino possa averlo capito da solo. Diciamo che in fase di preparazione è meglio usare concimi con azoto ammoniacale o ureico, in fase di crescita, concimi ad azione più immediata, azoto nitrico, e in certe fasi magari concimi fogliari o per via radicale, in fase di fioritura, favorire il fosforo, in fase di maturazione usare alti titoli di potassio, generalmente circa un mese o 40 giorni prima della raccolta della frutta, o una o due settimane per gli ortaggi. In maturazione non far mancare il calcio, per prevenire marciumi, e durante le fasi vegetative il magnesio e il ferro per prevenire ingiallimenti fogliari.

Tutto chiaro?

Forse manca un pezzo.

stallatico

stallatico pellettato

IL LETAME QUANDO SI DISTRIBUISCE? E COSA APPORTA?

100 kg di letame apportano, mediamente, 1 kg di azoto, 0,2 kg di fosforo e 0,5 kg di potassio circa. Ma il letame, peggio ancora dei concimi, necessita di più tempo perché i nutrienti vengano resi disponibili per le colture.

ALLORA PERCHE’ USARE IL LETAME ANZICHE’ SEMPLICI CONCIMI?

Il letame è molto importante, per i motivi sopracitati, è bene distribuirlo in autunno, in modo che venga ben degradato, ma è anche molto importante perché il letame con la sostanza organica che contiene, è molto utile perché migliora la struttura del terreno, avvero micropori e macropori, migliorando così la salute del nostro microecosistema domestico. Ma su questo argomento, se ne siete interessati, posso parlarne in futuri articoli.

Spero di non averti annoiato, e che almeno in qualche parte, tu abbia potuto apprendere qualcosa che ti risulterà utile.

Se ci sono argomenti di cui ti piacerebbe ti parlassi, non esitare a chiedere con l’apposito form nella pagina Blog, O contattami su Facebook.

Un saluto

Alla prossima

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